Opposizione  al  PP  "Area  Mercato"  - 27-03-02 -  Eduardo Di Mezza

 

 

 

Telese Terme, 27 marzo 2002

 

Alla responsabile dall'Area Tecnica del Comune di Telese Terme

Al Direttore Generale del Comune di Telese Terme

Alla Commissione Edilizia del Comune di Telese Terme

Al Sindaco di Telese Terme

 

OGGETTO:  

Osservazioni  ed  opposizione  al  PP  "Area  Mercato"  in   regime  di Pubblicazione:

 

Variante - Anno 2002 - Piano Particolareggiato Area Mercato.

Variante Sottocomparti "K" ed "M" - Riqualificazione urbana e ambientale. Progettista:   Arch. Vincenzo VALLONE 

Responsabile U.T.C.: Ing. Emilio BOVE.

Responsabile del servizio interessato: Arch. Anna Amalia VILLACCIO.

 

 

Il sottoscritto Di Mezza Eduardo, nella qualità di segretario del Partito della Rifondazione Comunista - Circolo "Vera Lombardi",

 

CONSIDERATA

la proposta di PP "Area Mercato", come supportata dagli atti cartografici rappresentativi della Variante al PRO vigente, meglio individuata dalle coordinate riportate in epigrafe e riferite agli atti introduttivi di "Approvazione progetto di variante al piano particolareggiato- Area Mercato - Sottocomparti K ed M" - deliberazione C.C. n° 53 del 23/11/2001 - Prot 13308 del 05/12/2001,

 

OSSERVA

quanto segue.

 

Qualsiasi strumento di pianificazione urbanistica deve superare una serie di rigorosi esami istruttori da parte dell'Ente proponente che deve altresì munirsi degli autorevoli pareri istruttori da parte dei Responsabili di Aree e dei soggetti abilitati istituzionalmente ad assolvere precipue funzioni di salvaguardia e di tutela ambientale.

 

Il PRO, una volta completato il suo iter istruttorio, è assoggettato indefettibilmente alla emissione del definitivo decreto di approvazione da parte del Presidente della Giunta Regionale, attestante la conformità del PRO stesso a tutte le leggi statali e regionali.

Ebbene, la mancata emissione del decreto regionale di approvazione priva il PRG vigente di ogni valenza giuridica, con conseguente vigenza delle norme di salvaguardia.

 

Si è già avuto modo di notificare alL'Amministrazione Telesina, all'Ufficio Tecnico Comunale, all'Ufficio Amministrativo ed a quello della Vigilanza esterne che il ricorso alla procedura di cosiddetto silenzio-approvazione, come decretato dal Sindaco di Telese Tenne in data 09/07/2000, n. prot. 6054, è assolutamente illegittimo.

 

Tale possibilità, infatti è stata riservata dal Legislatore unicamente ai Comuni classificati come "disastrati" o come "gravemente danneggiati" in seguito al sisma del 1980 (Art. 34 comuni 1-16 T.U. 76/90). Telese Terme non rientra in questi Comuni, bensì fra quelli considerati semplicemente "danneggiati" (Art. 3 D.P.C.M. 22/05/1981).

 

Da ciò consegue che il Decreto Sindacale n° 6054 del 09/07/2000 è illegittimo per mancanza degli essenziali requisiti di legge. Questa illegittimità si pone a fondamento originario e pregiudizievole dello strumento urbanistico, di cui il PP presentato costituisce variante: non può configurarsi legittimità di alcuna variante al PRG se il medesimo è stato adottato su presupposti palesemente illegittimi e, dunque, invalidanti.

 

Di tutto questo sono a conoscenza il Sindaco, il Responsabile dell'Area Tecnica, la Commissione Edilizia, il Direttore Generale. Soggetti ai quali lo scrivente rinnova la richiesta di pronunciamenti ufficiali sui rilievi sin qui avanzati.

 

Ma v'è di più. Qualsiasi strumento urbanistico deve ubbidire al rigoroso rispetto delle leggi in materia ambientale e di pianificazione. La legge 765/67 prima, i decreti attuativi D.M. 01/04/1968 e 02/04/1968 poi e, infine, le legge regionale 14/82 regolano, in modo cogente e inderogabile, i limiti oggettivi di densità edilizia, altezza, distanza fra i fabbricati e rapporti massimi fra spazi destinati agli insediamenti residenziali, produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico e a parcheggi.

 

Gli elaborati che accompagnano e sostanziano la proposta di Variante in oggetto, che avrebbero dovuto preventivamente verificare il rispetto di tali parametri, non recano alcuna traccia di siffatta verifica, la quale viene, ancora una volta, clamorosamente omessa.

 

Invece una approfondita verifica è tanto più necessaria in considerazione delle edificazioni intervenute negli anni in tutto il territorio telesino ed anche nella parte interessata alla variante proposta, edificazioni che hanno molto spesso superato notevolmente tutti gli standard urbanistici previsti dalle leggi vigenti, sistematicamente violate.

 

Spicca l'assenza di un'analisi, peraltro dovuta, del rapporto tra il già costruito ed il costruibile. Se ciò è vero, come è vero, allora in che modo si può giustificare una variante al PRG?

 

Non v'è alcun quadro sinottico degli spazi verdi, delle attività collettive, dei parcheggi e gli insediamenti residenziali, commerciali o di altro genere. I pochi cenni fatti dal progettista, oltreché incomprensibili, sono riferiti a presunti incrementi demografici nella zona interessata, che oltre ad essere privi di qualunque dato oggettivo di supporto, sono comunque di scarsa rilevanza per giustificare una atipica utilizzazione degli indici plano-alto-volumetrico, così come si configura nella proposta in oggetto.

 

Si sottolinea inoltre che la delibera consiliare n° 53/01, relativa alla proposta in oggetto, ha fatto già registrare il voto contrario di ben cinque consiglieri su un totale di 15 voti, le cui motivazioni trovano ora ulteriore fondamenti. Nella relazione illustrativa del pp si legge: "Il P.R. G. obbliga la redazione del Piano particolareggiato per tutti gli ambiti investiti da tale strumento esecutivo. In questi ambiti l'utilizzazione dei lotti non si può risolvere con la sola applicazione delle Norme del PRG. Sussiste, quindi, l'obbligo dell'applicazione delle Norme integrative del PP anche per i privati interessi ed interventi di ristrutturazione urbanistica ".

 

La zona di cui si discorre è gia in fase di avanzata urbanizzazione, anche a ridosso dei corsi d'acqua come il torrente Grassano, cosa che rende fondato il dubbio che la variante proposta abbia scopi diversi dall'interesse pubblico, ed abbia invece l'obiettivo di giustificare gli illegittimi incrementi negli standard urbanistici già verificatisi, e magari favorirne di ulteriori.

Tanto sembrerebbe significare, in parole povere, la lettera della relazione illustrativa (pag. 4 -capo 5 -comma 3°), ove è affermato testualmente:  “le volumetrie ed il carico urbanistico sono stati concentrati sulle superficie residue edificabili in proprietà privata ".

 

Ed ancora: "la cubatura realizzabile su alcuni lotti risulta, in alcuni casi, lievemente superiore solo in virtù di un disegno complessivo dell'area mercato e di coordinamento tra le varie volumetrie che si susseguono ".

 

In definitiva, si va a suggellare un considerevole sbilanciamento del carico urbanistico, poiché il risultato ultimo della variante sarebbe la costruzione di ben 104 nuove unità immobiliari, con un'indefinibile lievitazione dei volumi e delle superfici residenziali e commerciali.

 

Il tutto a grande ed esclusivo vantaggio dei privati, ma in violazione delle leggi vigenti e in spregio dei preminenti interessi pubblici. La qual cosa è dimostrata inoltre dalla violazione dei limiti di altezza dei fabbricati in atto, la cui concentrazione delle masse ha già obbligato l'adozione di pali fondali, a mezzo di trivellazioni spinte che, scendendo di alcune decine di metri al di sotto del piano di campagna, potrebbero costituire serio pregiudizio al regime delle falde idriche sotterranee.

 

Si rammenta in questa sede che la voragine apertasi in via Udine lo scorso 7 febbraio è a poca distanza dall'area di piazza Mercato, e che le indagini dovranno essere ulteriormente estese per rassicurare la cittadinanza su eventuali rischi.

 

Per quanto riportato,

 

SI PROPONE

 

formale opposizione al varo definitivo della variante P .P. "Area Mercato" e, ribadita la carenza di legittimazione attiva del P .R.G. per mancanza dei presupposti di Legge,

 

SI CHIEDE

 

ai soggetti in indirizzo di pronunciarsi ufficialmente su tutti i rilievi avanzati, con particolare riferimento a quelli relativi all'iter di approvazione del PRG in vigore;

il ritiro del PP "Area Mercato" e la ripresentazione di una nuova proposta pienamente corrispondente al dettato delle leggi urbanistiche vigenti.

 

In attesa di essere notiziato sulla conclusione finale dell'iter e su tutti i procedimenti che eventualmente verranno posti in essere, si porgono cortesi saluti.